LA NOSTRA STORIA

Il Professore Ruggiero Lattanzio, primario chirurgo e Direttore Sanitario presso l’Ospedale Civile Umberto I di Barletta, dopo un fortunato e decisivo incontro col dottor Vittorio Formentano, fondatore e presidente dell’AVIS Nazionale, fonda la sezione comunale Avis Barletta, il 1° agosto 1952.

Presso lo stesso ospedale, viene istituito il Centro Immunotrasfusionale, primo e unico in Puglia, diretto dal Prof. De Luca Camillo e gestito esclusivamente dall’AVIS Comunale di Barletta con personale medico e paramedico volontario.

Il Centro viene dotato, sin da subito, di tecnologie e attrezzature acquistate con il contributo del Ministero della Sanità.

A pochi mesi dalla sua fondazione, l’Avis Barletta deve affrontare la sua prima sfida, ovvero il crollo di uno stabile in Via Magenta; e pochi anni più tardi, nel 1959, un altro crollo in Via Canosa. In queste due occasioni, di fondamentale importanza è stata la generosità di tutti i donatori accorsi.

Inizialmente, i donatori erano pochi e per questo il Consiglio avisino dà inizio ad un inteso programma di diffusione della cultura del sangue con conferenze, dibattiti, incontri con lavoratori, studenti e sportivi.

Nei primi anni 60, si formano, così, il Gruppo Studenti AVIS, il Gruppo Studenti Universitari AVIS, formati dal Gruppo Universitario FUCI  e il Gruppo Sportivo AVIS di Barletta, impegnati nella realizzazione di un programma di attività culturale, ricreativa e sportiva.

Il Gruppo Sportivo, inoltre, abbina la cultura della donazione di sangue ai valori trainanti dello sport, ovvero generosità, lealtà e solidarietà; ad esso si uniscono centinaia di atleti-donatori, che praticano diverse discipline: la marcia, l’atletica leggera, il tennis, il canottaggio, il nuoto, la pallacanestro e l’automobilismo.

Molti di questi atleti si sono affermati al livello regionale, nazionale ed internazionale, tra cui gli atleti Visini, Ostuni, Di Staso, Puttili, Marchisella, Barile, Buttari e tanti altri.

Impossibile non citare, Pietro Mennea, la Freccia del Sud, campione olimpico dei 200 metri piani a Mosca 1980.

 

Si inaugura il Circolo Ricreativo dei Donatori, luogo di incontro dei donatori e sede della redazione del giornale “Sangue e Vita”, che, ancora tutt’oggi, riporta periodicamente le notizie più importanti dell’Avis e del Centro Trasfusionale, con lo scopo di far conoscere i risultati ottenuti dalle prestazioni generose dei donatori.

 

Tante sono le manifestazioni ed iniziative organizzate dall’AVIS, come momento di svago, di amicizia e di socialità. Si ricordano i numerosi convegni sulla donazione del sangue, sulla droga e sull’alcolismo, gli incontri annuali con le scuole superiori per avvicinare i giovani alla donazione, i concerti musicali in collaborazione con il coro della scuola Manzoni, con l’orchestra della Provincia di Bari e del Conservatorio Piccinni di Bari, i concorsi fotografici, e la borsa di studio per giovani donatori laureati.

E ancora mostre fotografiche, la festa della mamma, la festa del donatore con la consegna di benemerenze e del pacco dono, la gita sociale annuale e la passeggiata ecologica.

Il 27 Ottobre 2007 l’Avis Barletta inaugura il busto del Professore Ruggiero Lattanzio presso il nuovo ospedale. Sempre in suo ricordo e del campione Pietro Mennea, il 2 agosto 2015 viene inaugurato il monumento al donatore, celebrativo di tutti gli attuali, passati e futuri donatori di sangue, e rappresentativo della solidarietà di un’intera comunità.

Il numero dei donatori è progressivamente aumento sino a raggiungere l’autosufficienza dell’Ospedale di Barletta, della Città di Barletta e contribuendo anche alle necessità di altre città più o meno vicine.